giovedì 9 febbraio 2012

CORPOCLASTIE- Profanazioni seriali di corpi e supporti artistici.



PROFANATRICE SERIALE A MILANO
Dal 22 febbraio al Rha Bar in Alzaia Naviglio Grande 150, l’esposizione di Virginia Micagni, fra eros, arte e bondage

Passati i romanticismi di San Valentino, questa fine mese arriva a Milano l’arte torbida e sensuale di un’eclettica artista visiva che utilizza l’immaginario erotico di bondage e dominazione per rappresentare il rapporto tormentato delle donne contemporanee con il loro corpo.
Le sue opere, chiamate “corpoclastie” , sono state così definite dalla critica d’arte L.S. Turrini:
«La corpoclastia non è autodistruzione, ma ciclica catarsi.

È elevare il corpo a materiale duttile e sperimentale, dargli una forte valenza semantica, rilevarlo come supporto di segni. Corpoclastia è l’orgoglio per tutti i segni del corpo, da quelli voluti come tatuaggi e scarificazioni, a quelli meno estetizzanti e più viscerali, come cicatrici, smagliature, caratteristiche peculiari. I segni del corpo raccontano la storia di chi lo possiede.

Il ricorso al sistema iconico tipico dell’ambiente del BDSM configura il gioco dialettico fra vittima e carnefice, e cita la tradizione pittorica del martirio, astratta dall’orizzonte religioso, e riconfigurata in un ambito profano.

Il corpo erotico diventa il corpo santificato mediante il sacrificio, spettacolo da guardare per eccellenza. In questo corpo carnale, fatto di santità e passione, si attua uno spostamento dei significati. Per cui le legature della tradizione giapponese shibari diventano metafora della complessa bellezza e del dolore che ogni legame ha insito dentro di sé, e la tecnica della sospensione simula il volo delle creature dell’aria, ma anche la claustrofobica prigione della preda del ragno.»
La mostra che inizierà presso i locali del noto Rha Bar, nella zona dei Navigli, presenta una selezione di lavori (quadri, disegni, fotografie) che introdurranno i visitatori a una visione molto diversa dal solito di corde, cuoio e bavagli, alla scoperta di uno degli immaginari artistici più innovativi sulla scena italiana.

Per informazioni:
Rha Bar
Tel. 393.904.57.96
info@rhabar.it