E così...

Sono una personcina distratta...

E dopo quasi 2 anni mi mostrano un articolo su una bellissima collettiva ai Magazzini Criminali...

Il Walk of Art del 2009.

E tra tutti gli artisti in ballo hanno pubblicato una foto scattate ed esposta da me...

Grazie Carlo!

Corpoclastie e Diamanda Galas...

Corpoclastie,

mia l'idea, miei i segni sulla pelle, mie le stazioni del dolore che raccontano.

Mile le tavole, matita su carta, 25x30.

Scatti originali del grandissimo Dante Farricella (http://www.studioieffe.it/)

e corde dell'altrettanto grande Andrea Ropes (http://cordineclub.altervista.org/)

Il testo critico invece... è di Luiza Samanda Turrini.

E ho detto tutto.

Writing on

45x30 2011

Eccolo qui.

Anno nuovo vita (e dimensione) nuova.

Cresco di un terzo e cambio leggermente rotta.

Comincio a guardarmi un po' in giro fantasticando pure sul feticcio originale.

E lo faccio diventare una favola.

Lunga e contorta.

E che intrida di sofferenza.

Buonanotte bambini,

i vostri cuscini bisbigliano i miei segreti.

(poi, se volete seguire il link sottostante e con il vostro account di facebook consigliare e diffondere questo lavoretto mi fate un piacere enorme!)

http://www.lobodilattice.com/arte/pillowbooks-ropes-tales

Il Velo

Stationes Cruciatus.Veil 2011
Matita su carta, 45x30

Il Velo che si alza, che nasconde, che lascia intravedere,

Il velo, the veil, che tanto somiglia a Veal, che invece è agnello.

Il simbolo di un sacrificio che è insito nel dna dell'occidente, 

che tutti

quando odono la parola

SACRIFICIO

automaticamente associano alle icone cristiane e alle favole della bibbia.

Ed è sempre un sacrificio quello di cui racconto con le matite o con i pennelli.

Benvenuti oltre il velo.